venerdì 8 agosto 2014

Tirocinio di orientamento e formazione presso l'ufficio del Garante per la protezione dei dati personali

Non sono tanti soldi ma se il tirocinio è fatto bene .......

Il Garante per la protezione dei dati personali propone un periodo di tirocinio di orientamento e formazione della durata di sei mesi, non rinnovabile e non ripetibile, a giovani laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza, scienze politiche e scienze della comunicazione o equipollenti.
Gli aspiranti devono aver conseguito uno dei predetti titoli di laurea da non più di dodici mesi, con votazione non inferiore a 105/110 e non aver compiuto il ventottesimo anno di età alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda.
Il presente avviso è rivolto a giovani laureati in possesso dei requisiti sopra menzionati.
Costituiscono titoli valutabili: 
a) la lode nella votazione di laurea; 
b) la discussione di tesi in materia di protezione dei dati personali o sui diritti della personalità; 
c) l'eventuale ammissione a corsi di specializzazione o di dottorato; 
d) le esperienze di studio, di ricerca o professionali nelle materie di interesse del Garante.
La Commissione di valutazione delle domande potrà, prima di procedere all'esame delle stesse, individuare ulteriori aspetti di cui tener conto.
Gli aspiranti ritenuti più meritevoli saranno convocati per un colloquio al fine di verificarne le attitudini e la disponibilità alla frequenza del tirocinio. A conclusione della selezione sarà formata una graduatoria che conserverà validità sino all'indizione di una nuova selezione.
Il tirocinio di orientamento e formazione sarà attivato sulla base di apposite convenzioni con università ai sensi delle "Linee guida in materia di tirocini", definite con l'Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano in data 24 gennaio 2013, e della Deliberazione della Giunta regionale della Regione Lazio n. 199 del 18 luglio 2013, recante le disposizioni attuative del citato Accordo.
In conformità alla citata normativa, il requisito del conseguimento del titolo di laurea entro e non oltre dodici mesi dal suo conseguimento deve essere posseduto alla data di attivazione del tirocinio.
Il periodo di tirocinio è gratuito e non comporta l'instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato. E' prevista un'indennità di euro 400,00 mensili lordi a fronte di una partecipazione minima al tirocinio del 70%, ridotta in misura proporzionale all'effettiva partecipazione, sempre su base mensile, qualora la stessa risulti inferiore al 70%.
Le domande, compilate secondo l'allegato schema, corredate da un dettagliato curriculum vitae et studiorum in formato europeo, dovranno essere inviate entro il 5 settembre 2014 al seguente indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): risorseumane@pec.gpdp.it

sabato 7 giugno 2014

Google accetta di rispettare la privacy? per il momento sembra riconoscere il diritto all'oblio.

Diciamolo subito di suo non lo averebbe mai fatto, ma stavolta ha dovuto accettare quanto deciso dalla Corte Europea. Infatti da qualche giorno che, ha ragione, vuole essere cancellato dal web, può richiederlo a google attraverso una pagina internet dedicata. 

A questo link, https://support.google.com/websearch/troubleshooter/3111061?hl=it si può iniziare la richiesta di rimozione dell'url e delle pagine che escono effettuando una ricerca che vi interessa. 


Al link si arriva anche con una semplice richiesta.

In un solo giorno in europa sono state effettuate oltre 12.000 richieste, dato che indica in odo chiaro che la privacy interessa e non è vero quindi che la gente non si interessava all'argomento, era vero invece che prima non vi erano strumenti e le persone non volevano combattere guerre contro i mulino a vento.

Naturalmente non bisogna passare dalla parte opposta e quindi perchè siano rimossi gli url indesiderati non basta essere in disaccordo, o credere che quanto scritto non sia vero, per rimuovere il collegamento, infatti la Corte Europea ha stabilito che i dati da rimuovere devono essere vecchi e/o contraddetti da altre informazioni o comunque inadeguati alla situazione.

La procedura, stavolta come è giusto che sia non è proprio velocissima dovendo il richiedente fornire
  • una valida ragione 
  • un documento valido di riconoscimento 
  • il formulario va poi datato e firmato con firma digitale.
Google si è vista costretta anche a nominare un pool di esperti per verificare tutte le questioni sia sotto il profilo etico sia sotto il profilo giuridico.





lunedì 2 giugno 2014

TrueCrypt non è più sicuro

TrueCrypt non è più sicuro uno dei tool di sicurezza più popolari e sicuri cessa lo sviluppo ed anche sul sito ufficiale presenta in home messaggi di insicurezza. 

Gli sviluppatori hanno infatti comunicato che può contenere vulnerabilità non risolte, quindi non è sicuro.

Proprio cosi uno dei software per la cifratura di dischi e partizioni sembra on essere più tatno affidabile, sul sito della software house che lo ha sviluppato si legge che lo sviluppo del progetto è stato interrotto già da maggio come conseguenza della fine del supporto ufficiale a Windows XP.
Adesso a fronte dell'insicurezza del software si invitano utenti ad usare il tool BitLocker integrato da Microsoft nelle versioni successive di Windows (da Vista in poi).

Attenzione una versione "funzionante" di TrueCrypt è ancora disponibile per il download, ma si tratta di un software senza le funzionalità di cifratura e quindi utile a decifrare i dati già criptati per trasferirli altrove. 

Si aprono adesso discussioni sulla mossa della software house produttrice di TrueCrypt, accusata di speculare sulla veridicità delle attività.

L'improvvisa dichiarazione di malfunzionamento insieme con il messaggio che invita ad usare BitLocker di Microsoft suggeriscono tante idee su cosa sia successo compreso il fatto che si possa trattare di una trovata pubblicitaria.

venerdì 9 maggio 2014

L'antivirus non serve più? vero o una nuova trovata pubblicitaria?

Partiamo dalla fine, l'affermazione per cui l'antivirus non serve più è una bufala. 

Questa frase sarebbe stata pronunciata dai costruttori di Symantec, ma in realtà il succo del discorso non è quello che poi è stato fatto passare.

L'azienda infatti non ha mai detto no agli antivirus, ma ha semplicemente spiegato che occorre cambiarela metodologia di intervento altrimenti si corre il serio rischio di perdere questa guerra.

Da un domani molto prossimo, a quanto ci è dato sapere si passa ad una metodologia Olistica si passa quindi ad un nuovo approccio e più specificatamente alla cybersecurity che dovrebbe superare il semplice impiego di un antivirus.

Sempre nell'ottica diamo a Cesare quel che è di Cesare Symantec non è fra le prime ad essere arrivata a tale conclusione, ma bensi vi erano già arrivate, tra cui anche IBM per cho avesse bisogno di grandi nomi.

In attesa che qualcuno spieghi al mondo la tecnologia e come questa dovrebbe funzionare e migliorare le prestazioni di sicurezza a noi non resta che ricordarvi che al momento gli antivirus sono essenziali.

Ma soprattutto ricordiamoci sempre che ve ne sono di free, che in tanti e tanti casi sono migliori degli avversari a pagamento.

lunedì 28 aprile 2014

L'america abbandona il Browser di Microsoft

Una falla nel browser di Internet Explorer ha fatto sì che alcuni cyber criminali potessero rubare dati degli utenti fingendosi come siti amici e conosciuti.

Il Dipartimento di Sicurezza del governo americano ha consigliato, per la prima volta in assoluto, di utilizzare browser diversi da Explorer.

Sempre gli americani attraverso la squadra del Computer Emergence Readiness ha ufficializzato che la vulnerabilità è dalle versioni 6 alla 11.

Alla fine si è dovuta arrendere anche la casa madre Microsoft che conferma che la falla è già stata usata, anche se loro dicono, per un numero «limitato di attacchi mirati».

E’ proprio questa affermazione che ci sorprende e ci fa pensare: “sapevano ma non hanno fatto nulla per tutelare gli utenti”. 

A questo si aggiunga che Microsoft, in spregio agli utenti non rilascerà alcun aggiornamento per Windows XP, quindi gli utenti del vecchio sistema sono obbligati a guardare ad altri browser come Mozilla Firefox.

martedì 22 aprile 2014

TrueCrypt una cifratura sicura e Open Source

La sicurezza dei pc, ma dei sistemi in genere passa anche attraverso buoni programmi di cifratura, che combinato con antivirus e firewall rendono sempre più difficile carpire dati 

Lungi da noi consigliare un software piuttosto che un altro, noi ricordiamo consigliamo e ci battiamo per i metodi che devono essere sviluppati ed aggiornati alle esigenze, stavolta nell'ottica di "dare a Cesare quel che è di Cesare" vi aggiorniamo sui risultati dei test sviluppati da operatori del settore sul software TrueCrypt di cifratura.

Ad un primo esame, ve ne saranno altri in futuro, TrueCrypt è andato molto bene si è evidenziata qualche pecca (BUG) ma sembra nulla di serio e preoccupante.

Nello specifico Si sono evidenziate poco più di 10 vulnerabilità, ma nessuna di queste è risultata particolarmente critica per la messa in sicurezza dei dati.

Il progetto di verifica si compone di due parti, terminata questa partirà la fase di analisi della "ROBUSTEZZA" relativa alle tecnologie utilizzate per la crittografazione dei dati.

TrueCrypt e' un software free molto utile per gestire adeguatamente il grado di riservatezza del proprio lavoro, garantendo al tempo stesso una estrema facilita' d'uso. 

TrueCrypt e' un software che consente di creare e gestire un volume cifrato con algoritmi di cifratura forte.
La cifratura è "on the fly": I dati inseriti nel volume cifrato con il sw e' leggibile se si è In possesso della la password. Infatti fino a quando non viene inserita la password, il volume altro non è che un file contenente una serie di caratteri. 

Gli algoritmi di cifratura che si accompagnano al sw sono solidi e conosciuti, nello specifico stiamo parlando : AES, Blowfish, CAST, IDEA e Triple DES.

Il programma e' Open Source. Lo spazio disco richiesto e' di circa 1,5MB.

giovedì 10 aprile 2014

Tanta sicurezza sta negli aggiornamenti, ma non solo degli antivirus

La prima regola della sicurezza sta nel rendere automatici gli aggiornamenti degli antivirus, ma non solo, questa regola deve essere applicata a tutti i sw di cui disponiamo e che utilizziamo costantemente, per cui insieme agli antivirus dobbiamo aggiornare anche i nostri software tipo i browser internet, le applicazioni client di posta oltre ai software acquistati da specifici partner.

Sicuramente per l'utente medio è più difficile sapere come e quando aggiornare i software sopra menzionati ma se vogliamo veramente proteggere la nostra sicurezza è uno sforzo da fare.

Un applicazione sicuramente da aggiornare è Google che in questi giorni rilascerà la nuova release numerata 34, infatti il giorno 8 aprile u.s. ha annunciato:
"Il team di Chrome è entusiasta di annunciare il rilascio di Chrome 34 per Windows, Mac e Linux. Chrome 34.0.1847.116 che apportano alcune  correzioni e miglioramenti, tra cui: 
Un certo numero di nuove API apps / estensione 
Nuovo aspetto delle finestre se si utilizza il browser in modalità Metro/Modern su Windows 8,
Flash è stato aggiornato alla versione 13.0.0.182
Un look diverso per modalità Metro Win8 "

Ma a noi interessa soprattutto che questo aggiornamento rilascia anche alcune patch ben 31 relative alla sicurezza, che ormai erano attese da molto tempo.

Il fatto che queste patch sulla sicurezza siano importanti ed attese lo dimostra ilf atto che google, sempre molto restia a validare i giudizi negativi degli utenti stavolta ha addirittura pagato alcuni svilupaptori che avevano prima intercettato i bug e poi collaborato alla loro soluzione.

Sembra quindi anche risolto l'annos problema relativo all'utilizzo dei microfoni con google, perchè è bene essere consci che oggi l'utilizzo di questo strumento mette a disposizione un altro livello di attacchi per i maleintensionati.